REAZIONI TOSSICHE O ALLERGICHE?
Allergie e intolleranze alimentari sono situazioni caratterizzate entrambe da una reazione anomala nei confronti del cibo. Tuttavia, esse presentano caratteristiche nettamente distinte. In particolare, differiscono fra loro per almeno quattro aspetti:
■ il meccanismo che le scatena;
■ la modalità di insorgenza;
■ la tipologia delle manifestazioni;
■ i test diagnostici per identificarle;
■ il tipo di strategie per curarle.
E’ DIVERSO IL MECCANISMO CHE LE SCATENA
Le allergie si sviluppano attraverso meccanismi immunitari specifichi. In pratica, succede che uno o più alimenti ingeriti vengano riconosciuti come potenzialmente pericolosi dal sistema immunitario specifico, che quindi genera un’ imponente reazione di attacco, con produzione di istamina, sostanze vasoattive e anticorpi (immunoglobuline E).
Il meccanismo che porta alla comparsa delle intolleranze alimentari, invece, è diverso. In particolare, si possono identificare almeno quattro tipi diversi di meccanismi, in base ai quali si individuano le quattro principali categorie o famiglie di intolleranze:
● intolleranze chimiche: sono dovute alla presenza di particolari sostanze chimiche che provocano specifiche reazioni anomale nell’organismo. Tali composti possono essere presenti naturalmente (per esempio, la tiratina contenuta nei formaggi stagionati) o essere stati aggiunti artificialmente (additivi alimentari);
● intolleranze enzimatiche: sono causate dalla mancanza o dalla diminuzione di un determinato enzima, che serve per digerire o metabolizzare una particolare sostanza nutritiva. E’ il caso, per esempio, dell’intolleranza al lattosio dovuta alla carenza di lattasi, l’enzima che consente appunto di metabolizzare lo zucchero contenuto nel latte;
● intolleranze da sovraccarico: non sono scatenate da meccanismi chimici o enzimatici, ma sono legate al fatto che si introducono ripetutamente determinati alimenti che, a lungo andare, rallentano la digestione e i processi metabolici, anche se la dieta è adeguata sotto il profilo dell’ apporto calorico e nutrizionale. In generale, quando si parla di intolleranze alimentari, solitamente si intendono proprio quelle da sovraccarico. Recentemente sono stati individuati i meccanismi che le scatenerebbero, in cui sembra coinvolto in primis il sistema immunitario intestinale.
● intolleranze autoimmuni: l’esempio classico è la celiachia o intolleranza al glutine, in cui l’organismo, sviluppando una reazione nei confronti di questa proteina contenuta nel grano e in altri cereali, reagisce anche contro la mucosa intestinale, alterandola e infiammandola.
CAMBIA LA MODALITA’ DI INSORGENZA
La modalità di comparsa di allergia e intolleranza è diversa. Le manifestazioni allergiche sono solitamente acute o acutissime, comparendo in genere subito dopo o a poche ore di distanza dall’introduzione dell’alimento implicato. Nelle intolleranze, invece, in particolare in quelle da sovraccarico, i segnali non si manifestano subito dopo l’ingestione del cibo, ma lentamente nel tempo, dopo diverse ore, giorni, settimane, mesi (o addirittura anni) di assunzione ripetuta di quel determinato alimento (o di contatto con un agente ambientale) verso il quale l’organismo sviluppa una certa reattività. Tuttavia, c’è da tenere presente che le intolleranze chimiche, al contrario di quelle da sovraccarico, possono avere tempi di comparsa brevi o anche acuti e quindi possono essere difficili da distinguere dalle allergie alimentari. Ciò è dovuto al fatto che, anche se il meccanismo è diverso (immunitario nelle allergie, chimico nelle intolleranze), i mediatori coinvolti sono gli stessi (in particolare, l’istamina, responsabile della stragrande maggioranza delle manifestazioni fisiche). Inoltre, anche nell’intolleranza al lattosio, le manifestazioni, in genere digestive, possono comparire poco tempo dopo l’ingestione di latte e derivati.
HANNO DIFFERENTI TIPI DI MANIFESTAZIONI
Nelle allergie le manifestazioni sono solitamente eclatanti (per esempio, gonfiore alle labbra, orticaria, sensazione di soffocamento, fino allo shock anafilattico), mentre nelle intolleranze sono più sfumate, subdole e quindi difficili da riconoscere.
ALLERGIE E INTOLLERANZE HANNO I LORO TEST
Le allergie alimentari sono identificate mediante test allergologici specifici effettuati in ambito ospedaliero, in particolare si tratta di:
■ il prick test: test cutaneo che consiste nell’applicare una goccia di estratto allergenico sulla cute del braccio;
■ il dosaggio delle Ige specifiche: ossia degli anticorpi prodotti dal sistema immunitario contro singoli alimenti.
Per l’identificazione delle intolleranze, invece, ci si avvale di diversi test funzionali.
ANCHE LE TERAPIE NON SONO LE STESSE
La distinzione tra intolleranze e allergie ha importanti implicazioni anche sul piano terapeutico. Infatti, nel caso delle allergie, la terapia consiste nell’evitare assolutamente l’introduzione dell’alimento sospetto e dei cibi che presentino una composizione simile (allergie incrociate), pena la comparsa di manifestazioni anche gravi e mortali (shock anafilattico).
Nel caso delle intolleranze si provvederà a sostituire gli alimenti a cui si è intolleranti con altri simili sul piano nutrizionale ma meno “pesanti” o “intossicanti” per l’organismo. Così si agevola la digestione e si permette al metabolismo di smaltire il carico tossinico e di riequilibrarsi, consentendo poi la graduale reintroduzione dei cibi per i quali si era intolleranti, cosa quasi mai possibile in caso di allergia.
IN TILT IL PROCESSO DIGESTIVO
Tutti i cibi ingeriti giungono all’intestino dopo essere stati sottoposti a impastamento, frantumazione e triturazione nella bocca. Nello stomaco, poi, i vari frammenti vengono ulteriormente disciolti grazie all’attività dell’acido cloridrico e della pepsina.
A livello della mucosa sono schierati particolari tipi di anticorpi (immunoglobuline A o IgA) che ci proteggono dall’ingresso di eventuali sostanze o microrganismi estranei.
L’intestino è quindi un “ambiente cruciale” per la digestione e non è un caso che molte volte le intolleranze alimentari si manifestino proprio con la comparsa di sintomi tipicamente intestinali (gonfiori, dissenteria ecc.).
Ecco i motivi principali:
● nelle cellule intestinali sono presenti gli enzimi digestivi (per esempio la lattasi, necessaria per la digestione del lattosio);
● molte sostanze chimiche irritano la mucosa dello stomaco o dell’intestino scatenando reazioni di intolleranza locale (vomito, nausea, dissenteria ecc.);
● uno stile alimentare sregolato favorisce lo sviluppo di una flora microbica alterata (disbiosi) che determina fenomeni di fermentazione e/o putrefazione intestinale;
● quando introduciamo alimenti che per loro natura o quantità superano le capacità metaboliche del nostro apparato digerente, per cercare di arginare questo carico in eccesso, l’intestino sviluppa una specie di microinfiammazione che potrà poi estendersi un po’ a tutto l’organismo.
Segnali e sintomi delle intolleranze alimentari:
Sintomi generali: aumento della sudorazione, congiuntivite recidivante, gonfiori alle mani e ai piedi, peso altalenante, ritenzione idrica, sonnolenza post-prandiale, sonnolenza eccessiva, sovrappeso, stanchezza generale, vampate di calore
Apparato respiratorio: asma, difficoltà respiratoria, gengivite, ipertrofia gengivale, poliposi, prurito, rino-faringiti, rinorrea, sinusite, tosse
Muscoli e articolazioni: crampi, spasmi, tremori muscolari, debolezza muscolare, dolori articolari, infiammazioni muscolo-tendinee, alterazione delle prestazioni sportive
Pelle: prurito locale e generalizzato, acne, eczema, dermatiti, psoriasi
Inestetismi cutanei: cellulite
Sistema immunitario: infezioni recidivanti
Apparato genito-urinario: cistiti recidivanti, vaginiti ricorrenti
Apparato gasto-enterico: afte, gonfiore addominale, senso di nausea, dolori e crampi addominali, iperacidità gastrica, gastrite, colite, disturbi dell’alvo (diarrea-stitichezza), flatulenza, eruttazione, eerofagia, prurito anale, emorroidi
Sistema nervoso: cefalea
Il CITOTOXIC TEST:
Il Citotoxic Test non è una terapia medica ma un metodo moderno ed affidabile per riconoscere gli alimenti che possono causare disturbi nell’organismo.
Tramite il Citotoxic Test si può formulare una dieta specifica, fortemente personalizzata secondo le indicazioni del proprio sangue.
Il Cito test può valutare un numero notevole di sostanze alimentari tra quelle che comunemente ed abitualmente troviamo sulla nostra tavola (sono analizzati in totale 80 alimenti).
Come si esegue il Cito Test:
Il Cito Test si esegue con un semplicissimo prelievo ematico.
Il sangue viene lasciato sedimentare naturalmente e non centrifugato per ridurre al minimo le alterazioni cellulari.
Lo strato di sangue ricco di cellule viene messo a contatto con una piccolissima quantità, in diluizione standardizzata, dell’alimento da testare, su vetrini preparati secondo precise modalità di esecuzione.
Successivamente personale biologico, specializzato in questa tecnica di lettura, studia attentamente al microscopio le reazioni che si sono verificate tra antigene alimentare e cellule del sangue fornendo un punteggio crescente secondo il danno cellulare che si è verificato.
Scala di lettura:
Esistono 5 gradi di reazioni:
Ø 0: assenza di reazione
Ø 1: reazione lieve.
Ø 2: reazione media.
Ø 3: reazione forte.
Ø 4: reazione molto forte.
Elenco degli alimenti testati:
latte vaccino - latte di pecora - latte di capra – lievito - lievito chimico – orzo – grano – farro – riso – mais – tacchino – coniglio - maiale -agnello – cavallo – manzo – pollo – uova trota – salmone – tonno – gamberi – scampi – aragosta – polpo – seppia – calamaro – merluzzo – sogliola – vongola – ostrica – cozza – capasanta – zucchina – melanzana – lattuga – peperoni – cicoria – cavolfiore - cavolini di Bruxelles – broccoli – verza – spinaci – carota – asparago – patata – sedano – finocchio – cipolla – funghi – pomodoro – melone – kiwi – limone – prugna – arancia – mela – fragola - fragola di bosco – lampone – mirtillo – albicocca – banana – pera – pesca – uva – ciliegia – arachide -mandorla – noce -oliva – piselli – soia – fagiolo – the – cacao -caffè – zucchero - zucchero di canna - miele